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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 27 aprile 2018

cosa resterà

come avevo previsto più di venti anni fa, ma prima ancora di quanto pensassi, siamo più o meno arrivati alle generazioni che, vedendo un documentario sugli usi e costumi dei contadini della metà del secolo scorso, lo potrebbero scambiare per un reportage sull'uomo delle caverne.
voglio dire, anzi mi chiedo spesso, cosa potrà tramandare la gran parte della popolazione urbana di oggi ai nipoti.
l'antico segreto di buttare la busta prima di cucinare il minestrone surgelato?
l'indispensabile necessità di fare chilometri di coda per andare in palestra a fare un po' di moto?
l'arte di sopravvivere nelle ventiquattro ore prima dell'inizio dei saldi?
come sfanculare con efficacia e velocemente il prossimo?
come applicarsi con costanza all'utilizzo, per almeno diciotto ore al giorno, del cellulare, anzi no, i nipoti dei giovani di oggi avranno un collegamento wireless impiantato da qualche parte che, volendo o no, potrà connetterli a tutto il sapere messo a disposizione da qualcuno che deciderà di volta in volta cosa far passare dal colino e cosa no.
i più tradizionalisti passeranno qualche serata ad ascoltare i racconti della nonna, di quella volta che si è fatta un selfie con un divo del momento o del nonno quando a preso a mazzate il malcapitato rumeno di turno.
da qualche parte, ne sono certa, continueranno a esistere tribù primitive che praticano riti misteriosi quali il merletto, la tessitura, le marmellate di frutta, i ravioli, il pollo al curry, la riparazione di utensili e macchine, la raccolta differenziata, la lettura, le arti e la coltivazione del pensiero critico.
esseri fortemente limitati intellettualmente, incapaci di sopravvivere una volta inseriti nella società civile e per questo relegati in colonie isolate, privati di diritti e forme di sussistenza nella speranza che si estinguano presto e con loro tutte le loro credenze e saperi arcaici.

4 commenti:

  1. pare resterà la scala, che serve per chiudere l'acqua... tutto il resto degli antichi saperi è destinato ad essere macinato alla vendita al dettaglio.
    tolto questo credo sempre fermamente in un futuro fatto di babbei, dove tutto è usa e getta, dall'informazione alle persone.

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    1. più o meno ti do ragione... forse immaginando il futuro come conseguenza di questo presente si potrebbe ovviare allo sfacelo, ma è una pratica in disuso.
      il più delle volte i propositi del mattino sono già morti all'imbrunire...

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  2. pensa che io, dopo 18 anni di duemila, ancora penso all'ottocento quando qualcuno dice "il secolo scorso".
    Il Novecento, altro che periodo delle caverne, a me sembra sia stato ieri pomeriggio! Ma io appartengo alla tribù delle marmellate fatte in casa.
    massimolegnani

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    1. alla fine di tutto si salva solo il mondo vegetale... nel senso che il tuo glicine continuerà a fiorire e stupire anche le menti sciocche... (che poi anche con il glicine si fanno ottime marmellate ed è ottimo anche in tempura)

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