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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

martedì 7 maggio 2013

il processo

un'accusa, fondata o meno, getta sempre discredito.
tranne in un caso.
ennesima eccezione alla regola.
in attesa che almeno un processo si concluda a sentenza definitiva, il reo conclamato imperversa.
pare una sorta di lenta mutazione genetica, qualcosa che se rapportato ai topi di laboratorio, rappresenterebbe un fenomeno paragonabile al bosone di buddha.
sembrava un parassita governabile e invece ha dilagato tanto da ammorbare anche i più sprovveduti.
e così gli scienziati si danno per vinti e fanno da cavia ai topi.
qualsiasi meccanismo è inceppato.
l'unica via è un vicolo chiuso.
ogni azione è paralizzata.
ognuno sta ingessato dove si trova, senza possibilità di fuga.
se riesce, si costruisce un mondo parallelo in cui stare alla meno peggio.
chi ne è incapace resta in bilico.
cosa si può fare, cosa no?
dipende da chi fa cosa.
poi c'è chi la fa sporca ma riesce a farla franca, nessuno se n'è accorto.
tra sè e sè si compiace e magari si frega le mani nell'ombra, sospirando per la fortuna di esser riuscito a farla franca.
poi ce n'è uno che le fa peggio di tutti e si sente al di sopra del giudizio e della giustizia.
ecco.
vorrei che nei prossimi giorni questo farabutto venisse finalmente arrestato, processato e definitivamente condannato.
per parafrasare il famoso detto cinese: noi sicuramente ignoriamo buona parte dei motivi per cui merita questo trattamento, ma lui certamente li conosce e io ne so quanto basta per augurarmi che sia la volta buona.


e siamo all'8 maggio.
aspettando il prossimo processo del 13, a condanna confermata e prima che si apra la solita bagarre, ci ha pensato il presidente a metterci sopra un santacroce.
è così.
una maggioranza indignata e una minoranza che detta legge, nel senso letterale del termine.
finché morte non ci separi, niente e nessuno può riuscire a far sì che si tolga di mezzo.
e allora resta solo da sperare che muoia.

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